Atlante Storico: "Età della Superbia"

(3830 p.i.) Con la morte di Ladul Deyran e di molti suoi generali, finisce la guerra dei Cento anni, il Regno della Costa, sconfitto, viene diviso in otto Regni. Viene posto un Vicerè elfo a comando di ogni stato, ogni posto di prestigio e di potere viene dato a rappresentanti della Razza elfica.

(3790 p.i.) Col passare degli anni gli umani vengono relegati sempre più a ruolo di razza subordinata ed inferiore. Alcuni degli umani, stanchi di questo stato di cose si ribellano, scappano dalle città e si ritirano in alcune grotte cercando sempre più sostegno alla causa.

(3785 p.i.) La Ribellione viene presto scoperta e sedata, non senza vittime da parte degli umani e degli Elfi. Questi ultimi riuniscono il senato e prendono la decisione che la razza degli Uomini altro non è che una razza di orchi civilizati. Viene deciso di cacciare gli umani dal Regno. Gli Elfi deportano gli uomini in zone di eclusione mentre approntano una flotta di grosse navi cargo. Questo periodo verrà ricordato negli annali degli uomini come "La Caccia"

(3750 p.i.) Una volta finita la costruzione della flotta, gli Elfi conducono la popolazione umana al di là del mare, lasciandoli su alcuna terre selvagge.

(3600 p.i.) Gli Elfi, incontrastati signori delle terre di Harn, fondano il secondo Regno, dando inizio a quella che verrà ricordato da loro, come, l'Era della Magia.

(2550 p.i.) Dopo mille anni di progresso e sviluppo incontrastati la magia degli Elfi arriva a livelli mai raggiunti prima d'ora. Anche se non si vedranno mai oggetti magici simili a quelli dell' Età della Potenza, la forza personale dei Maghi Elfi di questo periodo rimarrà ineguagliabile.
Molti di essi cominciano a sentirsi Dei in terra, membri di una razza che non ha eguali.

(2559 p.i.) Improvvisamente un grande Cataclisma si abbatte sulla regione. Il regno Elfico scompare misteriosamente, non ne rimane nessuna traccia; le città sprofondano inghiottite nel sottosuolo, portando con se i segreti della magia degli Elfi e quasi tutti gli appartenenti alla loro razza.